giovedì 12 giugno 2014

Mondiali di Calcio 2014: una riflessione astrologica

Anche se a volte trascurata, la lettura astrologica degli eventi può fornire preziose indicazioni agli studiosi "verticali". Le nostre quotidiane difficoltà sollecitano abitualmente un utilizzo dell'astrologia mirato a comprendere il significato degli eventi legati alla nostra particolare esistenza. Cionondimeno, ogni manifestazione, così come ogni essere vivente, possiede un momento ed un luogo precisi in cui si può convenire che essa sia "venuto al mondo", cioè abbia fatto la sua apparizione nella nostra Realtà.

Oggi si inaugurano i Mondiali di Calcio del Brasile ed ho immaginato che sarebbe stato interessante dare un'occhiata alla loro Carta Astrologica allo scopo di sbirciare la Verità che si cela dietro questa grande manifestazione. Aldilà dell'importanza dell'evento per gli appassionati del pallone - categoria a cui io non appartengo - ero curioso di comprendere il significato dell'altra faccia del mondiale, ossia quella rappresentata dai poveri delle favelas (o, meglio, comunidade), coloro per cui il mondiale non si traduce affatto in divertimento, ma che al contrario subiscono sofferenze ed ingiustizie proprio a causa di una manifestazione che, in ricordo dei giochi dei tempi antichi, dovrebbe presentarsi come un evento di pace e fratellanza.

Anche se può sembrare azzardato associare il Mondiale all'intera nazione sudamericana che lo ospita, appare tuttavia chiaro che tale evento ha comunque una sua indiscutibile importanza per il popolo brasiliano, se non altro per la tradizione che lega questa nazione al gioco del calcio. Credo che milioni di bambini poveri crescano con il sogno di far parte di una grande squadra di futebol, e questa energia permea concretamente la manifestazione che oggi attrae l'attenzione di tutti gli appassionati di calcio del mondo.

La risposta è stata interessante. Dalla Carta si nota infatti che la Natura dell'evento indica una nascita e una "prima infanzia" compromessa da forti difficoltà; e che tali ostacoli si presentano soprattutto sul piano materiale, dato che il Mondiale ha dal punto di vista astrologico una notevole natura mentale, propensa dunque a schiacciare la Realtà sotto il peso di una qualche implacabile idea.

A mio giudizio, ritengo che tale idea sia quella di organizzare una manifestazione assai onerosa in una nazione in cui il 20% della popolazione è ancora sotto la soglia di povertà ed in cui il divario sociale è tuttora inaccettabile.

Tali difficoltà non si presentano comunque per rimanere eterne. Esiste infatti la possibilità che il Mondiale volga a favore del paese che lo ospita, generando, più per istinto di sopravvivenza che per qualche tornaconto, un cambio di rotta interessante, volto ad integrare virtuosamente temi squisitamente spirituali con quelli di urgente indigenza materiale. Ma perchè questo accada il popolo brasiliano deve porsi davanti una meta eccezionale, non accontentandosi di modeste soluzioni, o peggio ancora cercando di importare tecniche o decisioni mediocri da altre realtà.

Nel momento in cui tale obiettivo straordinario sarà stabilito il popolo brasiliano - anche attraverso i suoi governanti - non dovrà esitare, lanciandosi invece a capofitto in questa sconosciuta e memorabile impresa, senza preoccuparsi troppo delle inevitabili difficoltà: l'energia accumulata risulterà ampiamente sufficiente per appianare ogni ostacolo che si presenterà lungo il percorso.

Se faranno questo il successo dell'impresa sarà assicurato, e gli effetti saranno così travolgenti da non fermarsi ai confini della nazione sudamericana. Questo traguardo potrebbe rappresentare infatti un importante nuovo inizio per molti altri nel mondo: metteranno infatti radice nuove mentalità, addirittura una nuova visione del mondo - in cui la spiritualità uscirà dalla routine del culto per essere concretamente più vicina ai problemi di ogni nazione segnata da grandi ingiustizie - e di conseguenza si apriranno per coloro che raccoglieranno il messaggio dell'impresa brasiliana orizzonti nuovi, in cui i problemi del passato saranno solo un ricordo (almeno se non abbiano la malaugurata idea di guardare con nostalgia al proprio passato).

Seppur, come tutte le imprese grandiose, questa appaia assai promettente, la cosa non sarà comunque di facile attuazione. Anche nel modo di esprimere la sua Natura il Mondiale incontrerà delle difficoltà, dei problemi tecnici, delle resistenze mentali. Ma queste, come tutti gli ostacoli ben sfruttati, potrebbero permettere alle energie di riunirsi e di rendersi splendidamente efficaci nella costruzione di qualcosa di grandioso.

Gli occhi del mondo sono puntati sul Brasile e su come riuscirà a gestire questa grande prova. La ricompensa sarebbe grandissima - nel Destino di questo Mondiale ci si gioca ben più di una coppa. L'intera nazione, con le sue contraddizioni e il suo immenso patrimonio umano, ha la possibilità di salire sul podio delle nazioni più evolute del pianeta, e da quella posizione avere l'autorevolezza di poter indicare le malefatte dei potenti e delle nostre più oscure pulsioni distruttive. 

I Mondiali simboleggiano, per tutti gli oppressi ed i poveri del mondo, la possibilità di poter rinnovarsi, dando una svolta intensa alla propria esistenza. Io spero che il Brasile colga questa occasione. Vedo con piacere che in molti nel mondo approfittano del Mondiale per mostrare il lato oscuro del nostro occidente, ma il compito ora è affidato ai brasiliani, ai loro governanti e, soprattutto, ai loro artisti e poeti, gli unici in grado di poter ispirare una intera nazione, senza capitanare alcunchè: l'umanità intera ne trarrebbe uno straordinario giovamento.

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